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Social Media Manager: cos’è, cosa fa, come diventarlo, quanto guadagna? Sono alcune domande a cui cercheremo di rispondere in questo articolo per capire il profilo di una delle nuove professioni del web. Questa professione si sta diffondendo velocemente anche in Italia all’interno di aziende che promuovono e operano nel mondo online.
Un’azienda che vuole essere davvero competitiva sul mercato ha bisogno di sfruttare tutti i canali marketing a disposizione e deve farlo al meglio, affidandosi a figure professionali in grado di pianificare e gestire una strategia coesa e sinergica di comunicazione integrata. Il mondo della comunicazione e del marketing sono profondamente cambiati negli ultimi 15 anni, e oggi possiamo trovare figure professionali un tempo impensabili che possono aiutarci a trovare il bandolo della matassa, specie in ambiti complessi come la comunicazione online.
Per svolgere questo lavoro, il professionista perfetto è il social media manager: vediamo nel dettaglio cos’è e cosa fa un smm e come diventarlo se sei interessato a intraprendere quest’attività.
Il Social Media Manager è una figura professionale relativamente recente, nata per soddisfare le nuove esigenze comunicative dei business più vari. Il Social Media manager ha il compito di gestire tutti i social network in ottica professionale, calibrando la strategia sul tone of voice del cliente e creando dei contenuti ad hoc.
Per poter creare dei contenuti di qualità, il smm deve conoscere il suo cliente e l’ambito del business di riferimento, per poter creare un piano editoriale che soddisfi le esigenze del cliente. Quali sono queste esigenze?
Vengono decise di volta in volta in base alle necessità dell’azienda e all’ambito in cui si muove. Spesso il ruolo del social media manager non deve portare introiti reali ma spingere ad un’azione (aumentare le visite all’e-commerce o quelle negli store fisici, creare awareness del brand, far conoscere il marchio, eccetera).
Raramente un smm deve portare un aumento di fatturato alla fine del mese: a meno che non si abbiano accordi che rendono il smm anche una figura commerciale, il professionista ha altri parametri per decretare il successo della sua attività, parametri che vanno resi noti e chiariti fin da subito con il cliente.
Come detto, il smm gestisce i social network per conto di uno o più clienti oppure a nome di un’agenzia di comunicazione; il professionista crea i contenuti da condividere sui social ma, prima di fare questo, deve compiere un’approfondita analisi sul lavoro svolto fino a quel momento, sui punti di forza e quelli deboli, migliorando i parametri generali.
Il social media manager può svolgere anche il ruolo di content editor, crea cioè contenuti anche per il blog dei clienti, e copywriter per le campagne sponsorizzate sui social. Questo ruolo è nato con caratteristiche molto strette ma oggi le competenze di un smm sono più vaste e varie e possono racchiudere anche la parte grafica, pur essendo un plus.
Il Social media manager non si limita, comunque, a creare contenuti e a postarli sul web; i suoi scritti hanno un target di riferimento, individuato con un lavoro preliminare, e deve immedesimarsi nel tone of voice del suo cliente. Inoltre, stabilisce degli obiettivi e contengono delle keywords precise. I contenuti proposti dal social media manager vengono calendarizzati secondo una logica strategica (i giorni della settimana e gli orari del girno non hanno lo stesso traffico e il lavoro del smm sta anche nell’individuare gli orari migliori per la condivisione).
Non si tratta, quindi, di “stare sui social”: il social media manager crea, di fatto, tutta la comunicazione online della tua azienda.
La preparazione accademica “canonica” per un smm è un plus culturale più che un vero input al lavoro in sé. Esistono molti corsi di formazione, erogati da enti riconosciuti e stimati, che possono essere frequentati sia da laureati che da diplomati e hanno come target proprio i professionisti del digital o chi aspira a diventarlo.
Un’accademia vera e propria che è in grado di formare gli aspiranti Social Media Manager è Fenice Academy, socia di Unimpresa, con sede a Torino, che eroga corsi sia in presenza che on-line e che, nonostante la giovane età, ha formato oltre 4.000 persone, ricevendo menzioni da diverse riviste di settore. Ecco il link per scoprire di più sui loro corsi.
Quello che fa la differenza, in questo settore, è la gavetta: cercare di partire da un lavoro in un’agenzia di comunicazione strutturata per poi arrivare a diventare un freelance con un portfolio ricco e un buon bagaglio d’esperienza. Non tuti i corsi per smm sono uguali, il mercato si è riempito di ciarlatani, dunque prestate attenzione, non affidatevi al primo che capita ma informatevi: i corsi, spesso, sono costosi.
Non è facile stabilire il compenso di un smm perché dipende da molti fattori: se si è liberi professionisti, si lavora per un’agenzia o, ancora, si lavora nell’ufficio marketing di un brand, se si ha molta esperienza oppure se si è ancora “junior”. C’è da contare poi la mole di lavoro, quanti contenuti a settimana verranno condivisi e dove.
Molti freelance preferiscono una parcella oraria, che oscilla tra i 50 e i 100 euro l’ora. In generale, un compenso mensile oscilla da un minimo di 1000 a un massimo non definito, che può arrivare anche molte migliaia di euro se il professionista si è creato una buona reputazione.
Il smm ha tre strade per fare carriera, fondamentalmente; lavorare in un’agenzia di comunicazione e dunque gestire svariati clienti procacciati dal comparto commerciale dell’agenzia. Lavorare per l’ufficio marketing di un’azienda e dunque dovrà occuparsi solo del marchio in questione (o eventuali marchi collegati al principale).
Infine, il smm può essere un freelance, un libero professionista che trova i suoi clienti e ne gestisce la comunicazione, avvalendosi della partita IVA. Capita poi che molti smm che hanno iniziato come freelance a partita iva, aprano poi una loro agenzia. È un lavoro che in gran parte può essere svolto da remoto, dunque è possibile collaborare anche con clienti sparsi per il mondo.
Un social media manager dovrebbe avere alcune caratteristiche, per poter svolgere bene il suo lavoro:
Questo è solo un piccolo elenco parziale, in realtà; essendo un lavoro nuovo e complesso, è difficile stabilire quali caratteristiche debba avere un buon smm. Solo l’esperienza saprà guidare il professionista verso il successo: suo e dei suoi clienti!